Vivendo in campagna…
I suoni, i profumi
Vivendo in campagna lontano dal caos cittadino da molti anni, ho la possibilità di sentire in modo più o meno cosciente i suoni, i profumi, le luci e tutte le vibrazioni che solo la natura ci può regalare. Siamo assuefatti all’inquinamento acustico, luminoso e olfattivo di cui le città sono sature; è il prezzo da pagare alle comodità che il progresso porta con sé. Le campane tibetane portano armonia integrandosi con pratiche diverse.
Ascoltare il suono
“Per tutti!” potrei dire, infatti coloro che vogliono ascoltare il suono delle campane tibetane si abbandonano alla magia di questi antichi strumenti al pari di quelli che distrattamente percepiscono le armonie che le ciotole diffondono quindi, che lo si voglia o meno, le benefiche vibrazioni emanate ad ogni rintocco sensibilizzano gli esseri viventi e come l’ago di una bussola, si orientano magneticamente in direzione della fonte di influenza.
Il campo vibrazionale
D’altronde anche l’uomo è dotato di un campo vibrazionale che si espande in cerchi concentrici sempre più grandi che caratterizza la sua zona di influenza verso l’esterno. L’universo vibrazionale viene così condizionato incessantemente da tutti gli stimoli sonori e non, formando una ragnatela che avvolge tutti noi come in una sorta di world wide web dove onde e oscillazioni pervadono etere e materia.
L’ascolto
Quando decidiamo coscientemente di predisporci all’ascolto delle campane tutte le nostre cellule vengono richiamate dalle vibrazioni ed emergono dal caos più o meno diffuso nel quale ristagnano. Tale livello di entropia è direttamente proporzionale alle ansie, agli stress ed ai problemi che la vita quotidianamente ci presenta creando uno squilibrio nel nostro organismo. Le vibrazioni rappresentano lo stimolo “magnetico” che permette alle cellule di disporsi con la corretta polarità così da orientarsi in domini di coerenza tali da creare per attrazione, pacchetti di informazione denominati Cluster. Ma quali informazioni trasportano e chi vanno ad informare questi invisibili messaggeri?
Informazioni
Il filo dei nostri ragionamenti segue la logica e gli schemi mentali rifacendosi alla fisica classica mentre la fisica quantistica con il principio di non località, ci dice che oggetti apparentemente separati e distanti sono in realtà legati tra loro. E’ per questo motivo che le informazioni vibrazionali delle campane hanno la capacità di raggiungere le zone del nostro corpo carenti in quel momento ovvero i nostri Cluster sanno dove si trova il momentaneo squilibrio.
La materia
Agli inizi del secolo lo scienziato russo Georges Lakhovsky con i suoi studi sulle oscillazioni ad alte frequenze delle cellule, pose le basi dell’attuale medicina vibrazionale che vede la materia come manifestazione energetica soggetta alle frequenze vibrazionali esterne e che siamo tutti sistemi unici di energia e le varie frequenze che ci influenzano, provengono da fonti diverse di energia vibrante come: il suono, la luce, gli odori e molte altre.
La campana
La campana di per sé costituisce quindi un ottimo canale vibrazionale attraverso il quale convogliare le istanze e le buone intenzioni sia verso noi stessi che verso un ricevente e anzi, rivolgere le vibrazioni prodotte dalle nostre ciotole verso gli altri crea un tacito obiettivo comune teso alla ricerca del benessere personale. Si assiste ad un continuo scambio vibrazionale nel quale l’operatore dona energie positive coinvolgendo il ricevente in un continuo dialogo sonoro tra la campana e il corpo che risuona con essa.
Le tradizioni orientali
Le modalità di utilizzo che ci sono state tramandate nel corso dei secoli dalle tradizioni orientali assieme alle attuali tecniche messe a punto attraverso sperimentati protocolli, fanno si che si possa approcciare con diverse modalità alla persona per il raggiungimento del benessere e per ristabilire la l’armonia interiore e con l’universo.
Il suono della campana
Spesso sentiamo dire che la vicinanza al suono della campana crea a livello epidermico, calore buono come se la campana stessa fosse il focolare dove scaldarsi e immagini dapprima confuse poi sempre più vivide, compaiono nella nostra mente come sogni mentre piacevoli fragranze a volte solleticano il naso e tutto questo insieme alle vibrazioni che meccanicamente stimolano la pelle e i suoni armonici l’udito…ecco, il massaggio sonoro dona queste sensazioni creando sinestesie sempre diverse così che ogni canale sensoriale stimolato vada ad eccitare altri sensi e il percepito venga moltiplicato ad ogni nuova informazione.
Le frequenze
Viviamo come detto, in un universo vibrazionale nel quale frequenze diverse si intrecciano incessantemente e pervadono il nostro ambiente allo stesso modo in cui altre frequenze danno voce alle nostre radio. Ma mentre con la manopola dei nostri apparecchi possiamo sintonizzarci su una sola stazione, noi abbiamo la possibilità di decidere da quante e quali sorgenti vibrazionali farci raggiungere. E’ da questo presupposto che nel corso degli anni, si sono potuti constatare i benefici derivanti dall’utilizzo delle campane unitamente ad altre discipline e in questi diversi ambiti le campane cooperano e esaltano gli effetti delle pratiche alle quali sono associate.
La voce
Possiamo notare ad esempio come la campana interagisca e funga da veicolo ai benefici effetti degli oli essenziali che si propagano a frequenze molto più elevate. Si viene a creare cioè una sinergia e mentre singolarmente le due fonti stimolano ricettori diversi, il diapason olfattivo per quello che concerne l’essenza, la campana ne amplifica gli effetti esaltandone l’azione benefica. Associare preventivamente un massaggio manuale, predispone ancora di più al successivo massaggio sonoro/olfattivo aggiungendo ulteriori e diverse energie e vibrazioni derivanti dal contatto corporeo. Durante l’applicazione dei vari protocolli, si accompagna sovente anche la voce dell’operatore attraverso vocalizzi lenti e ripetuti fino all’emissione degli armonici cosicché le fonti sonore si moltiplicano in un continuo rincorrersi di sonorità che contribuiscono ad apportare benessere alla pratica fino a creare un autentico momento meditativo.
L’individuo nel suo insieme
L’approccio olistico ci insegna a considerare l’individuo nel suo insieme e nel loro insieme, anche le diverse discipline che si occupano del suo benessere possono interagire per esaltarne gli effetti e raggiungere velocemente gli obiettivi prefissati. In questo contesto la pratica del Reiki è un’attività molto interessante che si fonda sulla spiritualità e sull’energia che ne deriva per l’utilizzo terapeutico. Il fatto di attingere all’energia universale e ai campi vibrazionali per veicolare istanze benefiche mi ha sempre fatto percepire una certa familiarità con le campane. Normalmente durante una seduta di Reiki si crea un’atmosfera rilassante e meditativa attraverso l’utilizzo di musica che richiama molto anche i suoni della natura, musica che naturalmente, in diverse sedute con un operatore del settore ho sostituito con le sonorità delle campane. Il vissuto di chi ha ricevuto questo tipo di trattamento, ci parla di effetti più immediati e duraturi nel tempo oltre alle piacevoli armonie generate dalle ciotole.
Cooperazione e integrazione
Va da sé che in quest’ottica gli scenari di cooperazione e integrazione possono notevolmente aumentare e creare nuove sinergie sperimentando la valenza delle diverse discipline scelte. Un altro campo di applicazione ad esempio è costituito dall’utilizzo delle campane con i Fiori di Bach che attraverso alcune verifiche, dimostra come le vibrazioni sonore ne potenzino l’efficacia oltre al fatto che le ciotole possono direttamente intervenire nella preparazione degli stessi. L’incontro delle campane tibetane e l’acqua rende gli scenari ancora più variegati nei quali la danza nelle ciotole vibranti costituisce, per chi ha avuto modo di osservarla, un esempio della risposta che restituisce questo prezioso elemento nel nostro corpo ma questa è un’altra storia e per il momento ricordiamoci che quando suona una campana, da qualche parte una cellula risponde e mentre l’eco si propaga altre aspettano il prossimo rintocco perché noi siamo vibrazione, siamo suono.
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